Dichiarazione dei redditi 2022

Nell’approssimarsi dell’incombenza della Dichiarazione dei redditi, si coglie l’occasione per riepilogare i principali documenti necessari per la denuncia delle tipologie di redditi conseguiti e per le deduzioni e/o detrazioni dei costi sostenuti nel corso dell’anno 2021 .

Si ricorda che dal 2019, per i figli di età non superiore a 25 anni, il limite di reddito complessivo per essere considerati a carico è elevato a 4.000 euro.

REDDITI:

  • Modello C.U. (Certificazione Unica) per i redditi di lavoro dipendente, di pensione, di co.co.co…
  • Modello C.U. (Certificazione Unica) relativa agli assegni erogati dall’INAIL (a lavoratori dipendenti, imprenditori e soci di società) e dall’INPS per mobilità e disoccupazione, cassa integrazione guadagni (ipotesi molto probabile anche nel 2021, causa pandemia Covid-19), maternità ed allattamento, donazione di sangue, congedo matrimoniale
  • Modello C.U. (Certificazione Unica) per compensi o prestazioni occasionali
  • Copia dei contratti notarili di acquisto o vendita di terreni e fabbricati, degli atti di successione o donazione, visure catastali, atti di accertamento ICI/IMU da parte dei Comuni
  • Copia del contratto di locazione di fabbricati e terreni ed importo dei relativi canoni
  • Certificazione relativa ad utili per partecipazioni in società di capitali (dividendi azionari)
  • Prospetti di riparto per partecipazione agli utili in Società di Persone
  • Copia della sentenza di separazione o divorzio in caso di percezione dell’assegno periodico corrisposto dal coniuge separato o divorziato e relativa ricevuta

 

SPESE:

  • Ricevute di spese mediche e farmaceutiche
  • Ricevute di spese veterinarie (dal 2021 il limite massimo detraibile è stato innalzato a 550 euro)
  • Copia dei contratti di acquisto della prima casa assoggettati ad IVA per i soggetti under 36 con ISEE non superiore a 40.000
  • Copia dei contratti di mutuo ipotecario per l’acquisto, la costruzione o la ristrutturazione di immobili adibiti ad abitazione principale e la ricevuta degli interessi passivi pagati nell’anno
  • Copia del contratto di leasing e certificazione rilasciata dalla società di leasing attestante l’ammontare dei canoni pagati per l’acquisto di unità immobiliari da destinare ad abitazione principale
  • Ricevute relative ai premi di assicurazione vita ed infortuni, per copertura rischio di non autosufficienza nel compimento degli atti della vita quotidiana e rischio di eventi calamitosi su unità immobiliari ad uso abitativo
  • Ricevute delle spese per la frequenza di corsi di istruzione universitaria presso università statali e non statali
  • Ricevute delle spese per la frequenza di scuole dell’infanzia, del primo ciclo di istruzione e della scuola secondaria di secondo grado, ovvero le tasse per l’iscrizione e la frequenza, i contributi obbligatori, la mensa scolastica, i contributi finalizzati all’ampliamento dell’offerta formativa deliberato dagli organi d’istituto (gite, assicurazioni, corsi e attività)
  • Ricevute delle spese per l’acquisto di strumenti utili all’apprendimento a favore di studenti con diagnosi di DSA (disturbo specifico dell’apprendimento)
  • Ricevute delle spese per la frequenza di asili nido
  • Ricevute delle spese sostenute per l’acquisto degli abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale
  • Ricevute per spese funebri
  • Ricevute per spese per addetti all’assistenza personale
  • Ricevute per spese per attività sportive praticate dai ragazzi 5 – 18 anni
  • Ricevute per spese di intermediazione immobiliare
  • Copia del contratto di locazione immobiliare per inquilini di immobili adibiti ad abitazione principale, per lavoratori dipendenti che trasferiscono la residenza per motivi di lavoro o per studenti universitari fuori sede
  • Ricevute relative ad erogazioni liberali
  • Documentazione per interventi di recupero del patrimonio edilizio (detrazione 50%)
  • Documentazione per interventi antisismici (“sisma bonus” – detrazione da 50% a 85%)
  • Documentazione relativa alle spese sostenute per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+, finalizzati all’arredo di un immobile oggetto di interventi di recupero del patrimonio edilizio (“bonus mobili” – detrazione 50%). Dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2021, la detrazione spetta su un ammontare massimo di spesa non superiore a 16.000 euro
  • Documentazione per interventi per il risparmio energetico (“ecobonus” – detrazione 50% – 65%)
  • Documentazione per interventi di sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti e di giardini pensili (“bonus verde” – detrazione 50%)
  • Documentazione per interventi finalizzati al recupero o restauro della facciata esterna degli edifici esistenti (“bonus facciate” – detrazione 90%)
  • Documentazione per spese sostenute, a fronte di specifici interventi, effettuati su unità immobiliari residenziali, finalizzati all’efficienza energetica, al consolidamento statico o alla riduzione del rischio sismico degli edifici (“superbonus” – detrazione 110%)
  • Certificazione comprovante il versamento degli assegni di mantenimento al coniuge separato/divorziato
  • Ricevute contributi previdenziali ed assistenziali propri, obbligatori e/o volontari, o per gli addetti ai servizi domestici ed all’assistenza personale o familiare (colf, baby sitters, servizi domestici, ecc.)
  • Ricevute contributi e premi relativi a forme pensionistiche di previdenza complementare-individuale

 

ALTRI DOCUMENTI:

  • Ricevute dei versamenti (F24) di saldo e acconto Irpef, Irap, contributi previdenziali e IMU/TASI;
  • Documentazione relativa a redditi o patrimoni (beni immobili, partecipazioni, conti correnti, ecc.) posseduti all’estero.

 

8 PER MILLE – 5 PER MILLE – 2 PER MILLE

Il contribuente può destinare:

  • l’8 per mille della propria Irpef allo Stato oppure a un’Istituzione religiosa. Nel caso in cui si opti per lo Stato, il contribuente ha la facoltà di indicare una specifica finalità tra le seguenti: fame nel mondo, calamità, edilizia scolastica, assistenza ai rifugiati, beni culturali.
  • il 5 per mille della propria Irpef a determinate finalità di interesse sociale, ovvero al sostegno del volontariato, al finanziamento della ricerca scientifica e dell’università, al finanziamento della ricerca sanitaria, al finanziamento delle attività di tutela, promozione e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici, al sostegno delle attività sociali svolte dal comune di residenza del contribuente, al sostegno alle associazioni sportive dilettantistiche riconosciute ai fini sportivi dal CONI o al sostegno degli enti gestori delle aree protette.
  • il 2 per mille della propria Irpef in favore di un partito politico
  • il 2 per mille della propria Irpef in favore di una associazione culturale.

Tali scelte (facoltative) non determinano per il contribuente un aggravio delle imposte: trattasi semplicemente di una destinazione di una parte di quanto già dovuto.

Le scelte della destinazione dell’8, del 5 e del 2 per mille non sono in alcun modo alternative tra loro e possono, pertanto, essere tutte espresse.

Tali scelte, si ribadisce, non sono obbligatorie: se non viene effettuata una scelta per il 5 e per il 2 per mille nessuna quota d’imposta verrà destinata, mentre se non viene effettuata una scelta per l’8 per mille la quota d’imposta verrà ugualmente destinata e verrà divisa secondo la proporzione derivante dalle scelte espresse dagli altri contribuenti.

 

INDICAZIONI FINALI:

  • Da alcuni anni l’INPS non spedisce più le C.U. (pensione, mobilità, disoccupazione, cassa integrazione guadagni..) per posta al domicilio del contribuente. E’, quindi, onere del contribuente richiederle o reperirle
  • Per poter detrarre le sopracitate spese per assicurazioni (vita, infortuni…) è necessario dotarsi di una dichiarazione resa dalla compagnia assicurativa circa la parte del premio effettivamente detraibile. Se la compagnia assicurativa non fornisce autonomamente tale documentazione, è onere del contribuente richiederla
  • Dall’anno 2020 il pagamento delle spese detraibili al 19% dovrà essere effettuato con strumenti tracciabili (versamento bancario, postale, bancomat, carta di credito), pena la perdita del beneficio stesso. A questa previsione fanno eccezione solo i pagamenti delle spese sostenute per medicinali, dispositivi medici, prestazioni sanitarie presso strutture pubbliche o presso strutture private accreditate al SSN. Tale pagamento tracciabile dovrà essere provato dalla ricevuta del pagamento stesso (ricevuta bonifico, ricevuta pagamento pos/carta, estratto conto) oppure dall’annotazione riportata sulla fattura o sul documento commerciale dal soggetto che ha emesso tale documento.
  • Dall’anno 2020 la detrazione per spese di istruzione, spese funebri, spese per l’assistenza personale, spese per attività sportive per ragazzi, spese per intermediazione immobiliare, spese per canoni di locazione sostenute da studenti universitari fuori sede, erogazioni liberali, spese veterinarie, premi per assicurazioni sulla vita e contro gli infortuni, spese sostenute per l’acquisto di abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale:

– compete per l’intero importo se il reddito del contribuente che le ha sostenute non supera i 120.000 euro

– compete parzialmente se il reddito è compreso tra 120.000 – 240.000 euro

– non compete se il reddito supera i 240.000 euro

Non subisce alcuna limitazione in funzione del reddito la detrazione delle spese sanitarie, degli interessi passivi sui mutui ipotecari, delle spese di recupero del patrimonio edilizio e delle spese per risparmio               energetico.

  • Dal 2014 è stata eliminata la deducibilità dei contributi per il SSN versati con il premio dell’assicurazione auto/moto.

 

 

Lo Studio Mastella è a Vostra disposizione per ogni chiarimento e approfondimento.